
Una proposta di rassegna
di Claudia Cecilia Pessina
ASSOCIATED PRESS NATIONAL POST USA
Cain Burdeau – 28 agosto 2018
Lontano dalle spiagge affollate e dalle coste trafficate c’è un mondo più tranquillo e selvaggio tra le alte montagne della Sicilia. In tempi più pericolosi, questi luoghi, in quanto protetti da invasori e pirati, erano molto ambiti dalle popolazioni che vi andarono costruendo castelli, monasteri e chiese e intere città incastonati tra ripidi pendii e cime di montagne: una storia di prezioso isolamento straordinariamente rivelata nelle Madonie.
Quando cala la sera, illuminati dal bagliore delle luci, i paesi sono come appesi al cielo, quasi a completare le costellazioni che qui, dove l’inquinamento luminoso è assente, non è un problema ammirare. Le tradizioni, da queste parti, sono ancora vive. Le greggi di pecore spesso rallentano il traffico. I negozi a conduzione familiare vendono deliziosi formaggi locali, pane e dolci. Ogni cittadina ha i suoi artigiani capaci di fabbricare e riparare qualsiasi cosa, da un vecchio paio di scarpe a un orologio che ha smesso di funzionare. Ci sono luoghi in cui i suoni degli umani svaniscono, sostituiti da brezza, animali e silenzio.
OTAGO DAILY TIMES NUOVA ZELANDA
Charmian Smith – 31 ottobre 2018
Ricco patrimonio nella cucina siciliana a metà strada tra est e ovest, Europa e Nord Africa, la Sicilia è il crocevia del Mediterraneo. I mari generosi e gli interni un tempo boscosi attirarono molti popoli intenti a commerciare, colonizzare o conquistare. Quasi tutti hanno lasciato il loro marchio non solo sulla terra e sulla lingua, ma anche sul cibo, contribuendo alla complessità e al fascino della sua cucina. Da sempre apprezzati i frutti della terra: fichi, melograni, mandorle, legumi, olive e uva.
Quando i Romani conquistarono l’isola intorno al 210 avanti Cristo, la trasformarono nel granaio dell’impero, disboscando e stabilendo grandi proprietà lavorate da schiavi. Il grano è ancora l’alimento base in Sicilia. Il pane raffermo viene usato nella zuppa o coi legumi, o trasformato in pangrattato per farcire verdure, pesce o carne, o sbriciolato per friggere, o semplicemente tostato e cosparso sulla pasta al posto del formaggio più costoso.
THE GUARDIAN TIBET
9 luglio 2018
Foreste coralline intorno ai vulcani nei mari profondi della Sicilia
le profonde acque al largo delle Isole Eolie, in gran parte inesplorate, ospitano una ricca biodiversità. Per un intero mese i ricercatori a bordo del catamarano Oceana Ranger hanno esplorato i vulcani sottomarini in sette aree di interesse per approfondire la conoscenza della vita su questi fondali nell’ottica di sostenere il progetto che prevede la creazione di un’area marina protetta. L’equipaggio ha raccolto numerosi campioni e realizzato filmati e fotografie fino a 981 metri di profondità con un robot subacqueo.
I ricercatori hanno trovato una spettacolare foresta di coralli bambù in pericolo di estinzione, rare spugne carnivore, coralli neri pieni di uova di squalo, coralli rossi e coralli ad albero gialli. Sono stati documentati anche una specie di stella marina (Zoroaster fulgens) mai vista prima nel Mediterraneo e una specie di pesce (Gobius kolombatovici) che in precedenza si credeva esistesse solo nel Mare Adriatico settentrionale. L’equipe di scienziati ha documentato anche il preoccupante impatto umano sulla vita marina: rifiuti domestici, stoviglie in plastica, bottiglie di vetro, batterie e pneumatici, oltre ai danni causati da attrezzi da pesca abbandonati, trappole e reti gettate via che continuano a impigliare e uccidere animali marini e coralli vecchi di millenni.